#gdlgrandtour Marzo 2021 - Gran Bretagna

 

FRANKENSTEIN di Mary Shelley
Edito: RBA - Pagine: 284

Consigliato a chi pensa che solo la vendetta può risolvere tutto, e a chi abbandona gli altri senza pensarci due volte - e invece dentro è pieno di fantasmi.

Mi chiedevo spesso: da dove proviene il principio vitale?

Frankenstein lo conosciamo tutti: il mostro creato da Mary Shelley.
E se ti dicessi che la creatura in realtà non ha nome e a chiamarsi Frankenstein è il suo creatore?

Frankenstein è un romanzo a cipolla, formato da tre strati avvolti l'uno nell'altro.

Il primo racconta di un giovane navigatore intenzionato a spingersi più a nord di quanto mai sia stato fatto in precedenza. Noi sappiamo delle sue aspirazioni tramite delle lettere inviate alla sorella. In queste lettere racconta le sue emozioni e le sue aspettative, narrando intanto le proprie giornate. È qui che si passa al secondo strato perché un giorno, la ciurma, salva dal gelo delle acque nordiche, un uomo. Piano piano quest'ultimo inizierà a raccontare la sua storia.

È niente di meno che Victor Frankenstein, uomo dalle grandi ambizioni, così grandi che durante il periodo universitario trovò la formula per infondere il principio vitale in una creatura. Tuttavia i suoi esperimenti non andarono come previsto: lui non è Dio e la sua creatura non è la più bella e perfetta creatura mai nata, anzi. Si ritrova a fronteggiare con orrore un mostro disgustoso. 
Non vi sto a raccontare i particolari se non che il "padre" abbandona il "figlio": il primo da quel momento sarà perseguitato dall'incubo di ciò che ha creato; il secondo impara da sé come va la vita e cerca qualcosa... la vendetta?

Terzo strato: è la stessa creatura a raccontarci ciò che è successo dal momento della sua nascita. Ha scoperto da solo come vivere attraverso i morsi della fame e i geloni di una notte nel bosco. Ha imparato a stare al mondo e nonostante l'abbandono, capisce che esistono sentimenti positivi e che si sta molto meglio a seguire questi piuttosto che inseguire un principio di vendetta. E così va alla ricerca del suo padr(e)one, dell'uomo che gli ha donato la vita, il quale però è terrorizzato al pensiero che questo mostro gliela voglia solo far pagare. Non è così: la sua creatura vuole soltanto qualcuno come lui da amare ed essere contraccambiato. Gli sta chiedendo un favore, un'opportunità per trovare la felicità.

Non vi dico se succederà, però vi posso dire che non c'è mai fine alla disperazione, in ogni strato della cipolla, e che la vendetta è molto paziente, non le costa nulla aspettare. La lealtà è quasi sempre una relazione ideale, e la fiducia si spezza in continuazione. 

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, e quel che resta sono i fantasmi che invadono l'anima.

Per questa terza tappa del #gdlgrandtour, abbiamo letto un libro che fa molto riflettere, che dimostra ancora una volta come le emozioni, e le conseguenti azioni, siano al centro di tutto e come esse abbiano a che fare col divenire e le relazioni sociali.
Uno dei classici più disarmanti che io abbia letto.



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