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Virginia Woolf

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VIRGINIA WOOLF - Edito: Rba - Pagine: 185 Quella di Virginia Woolf è stata senz'altro una vita costellata di dolore, in un ciclo che trova fine per mano della stessa Virginia con la decisione di suicidarsi. In tutto questo, la scrittura per lei è stata sogno e incubo insieme perché anche il pensare e il ripensare alle sue opere la portavano a uno stato di totale malessere che io potrei definire claustrofobico, entrando e uscendo senza sosta da cliniche e luoghi di recupero. Lei, cittadina londinese ad hoc, riusciva a ritrovar pace solo in campagna, che è riuscita a rubare un posticino nel suo cuore grazie ai soggiorni infantili a St Ives, sulle coste della Cornovaglia. GITA AL FARO - Edito: Centauria Pagine: 226 Ci racconta delle gioiose giornate marittime, in Gita al Faro (1927), che diventa una celebrazione alla sua famiglia, un'elegia nei confronti della madre, Julia Stephen, che ritroviamo nei panni della Signora Ramsey. Con uno stile fluido dato dalla fo