Il carretto dei dolci
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IL CARRETTO DEI DOLCI di Luigia Pantalea Rovito Edito: Augh! Edizioni - Pagine: 100 |
Consigliato a chi vuole lasciarsi ammaliare i sensi e ha bisogno di avere una spinta per realizzare quel sogno che è ricoperto dalla polvere nel proverbiale cassetto.
«Tutti! Anche le caramelle, faceva. Aveva ridotto la cucina grande manco fosse un laboratorio. Hai voglia a dirle "Anselma, pulisci!", niente! Lei ballava in mezzo alla farina, alla cannella, se ne andava in giro tutta ricoperta di miele, che se l'avessero presa le api, neanche il mignolino le avrebbero lasciato; scioglieva zucchero, faceva i leccalecca e i bastoncini, infornava, contava, sfornava e assaggiava ogni cosa. Diceva: "La gente deve comprare solo cose buone, da me". Quando il balletto finiva, si toglieva il grembiule e l'appendeva sulla spalliera della sedia più vicina, si lavava le mani e usciva dalla cucina come se non c'entrasse niente, col caos che lasciava. Ah, era stupenda, zia Anselma! Ti metteva il buonumore solo a guardarla. I bambini del paese le volevano un bene... e pure i grandi, sai? Nessuno resisteva alle sua delizie».
A un certo punto, però, suo padre le dice che non deve più andare a scuola, perché è femmina, e non vale la pena che le femmine studino tanto. Resterà a casa, per imparare a cucinare, pulire, cucire e fare tutte le cose da femmine.
Questa frase, in realtà, è rivolta a Nicla perché nonostante il passare delle generazioni, certi comportamenti e pensieri rimangono ben radicati. È soprattutto per colpa del padre che Nicla si allontana il prima possibile dal paese natìo, quel padre autoritario ma per niente autorevole, che le imponeva solo doveri e non le riconosceva mai dei diritti.
Il magnifico esemplare di homo sapiens che mi guardava sembrava appena sceso da un piedistallo. Alto, e vabbè. Spalle larghe, e vabbè. Arruffato al punto giusto, e vabbè. Ma gli occhi! Mai visti di più intensi. Doveva averli ordinati appositamente, nessuno nasce per caso con occhi del genere. Il portatore sano di cotta istantanea se ne stava bello dritto, serio, di provare a sorridere non voleva neanche saperne.
Ma di chi si sta parlando non ve lo dico mica... ordinate la vostra copia!
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