Poirot a Styles Court / C'è un cadavere in biblioteca








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Con l'inizio del 2019, sono iniziati molti progetti nella comunità bookstagram fra cui #readchristie19 di @officialagathachristie in collaborazione con @radicalging. Si tratta di una reading challenge firmata Agatha Christie, che prevede la lettura di dodici libri, uno per ogni mese dell'anno, seguendo un tema apposito per ciascuno.

Poirot a Styles Court e C'è un cadavere in biblioteca sono le mie due scelte per i mesi di gennaio e febbraio, rispettivamente per le categorie "Una storia con Hercule Poirot" e "Una storia con Miss Marple".

Devo ammetterlo: nonostante io sia amante dei gialli, mai avevo letto qualcosa di Agatha Christie. Per questo ho colto al volo l'occasione ed eccomi qui! 
Sono decisamente in ritardo e mi son detta: "Perché non metterli a confronto?"

POIROT A STYLES COURT
Trama: Styles Court, Essex, 1915
Un giovane ufficiale inglese ferito viene ospitato da un vecchio amico nella sua lussuosa residenza di campagna. Il soggiorno sarà però tutt'altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna dell'amico, ha sposato un uomo di vent'anni più giovane, e i figliastri, scavalcati nell'eredità, sembrano tramare qualcosa. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si concentrano sui membri della famiglia. In paese c'è un buffo profugo belga dai grandi baffi...

Si tratta del primo libro pubblicato dalla Christie e quindi anche il primo con protagonista Poirot 
un ometto dall'aspetto straordinario. Era alto meno di un metro e sessantacinque, ma aveva un portamento molto eretto e dignitoso. La testa era a forma di uovo, costantemente inclinata da un lato. Le labbra erano ornate da un paio di baffi rigidi, da militare. Il suo abbigliamento era inappuntabile. Penso che un granello di polvere gli avrebbe dato più fastidio di una ferita.
In sole 206 pagine, la Christie è riuscita a depistare il lettore in modo ineguagliabile, caratteristica non poco irritante per me che voglio avere il controllo della situazione! L'aria saccente di Poirot nell'indagare, mi ha molto infastidito ma allo stesso tempo strabiliato: fin dall'inizio, con dei dettagli che io avrei giudicato inutili, era arrivato a capire l'intera situazione, ma nonostante ciò non ci ha aiutato a risolvere il caso insieme a lui. Nel tentativo di rincorrerlo, mi sembrava sempre di perdermi dei passaggi.

Sarà forse proprio per questo motivo che in questa sfida letteraria di colore giallo, io di certo voto per

C'E' UN CADAVERE IN BIBLIOTECA
Trama: St Mary Mead, una mattina come tante. Almeno fino a quando il colonnello Bantry e sua moglie Dolly vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata. Nessuno degli abitanti della casa ha mai conosciuto la vittima, ma allora come spiegare il bizzarro ritrovamento? La polizia, subito interpellata, comincia le indagini, ma ancora una volta sarà la simpatica Miss Marple, con il suo occhio infallibile e la sua lucida capacità di far luce nei più tortuosi meandri dell'animo umano, a risolvere il caso.

Miss Marple, pur facendo la stessa parte di Poirot, non mi è risultata assolutamente antipatica, anzi! L'immagine di questa donna anziana dallo sguardo però acuto, mi ha fatto provare un senso di tenerezza... avrei voluto abbracciarla!
«In questo caso sin dall'inizio si sono date per scontate certe cose invece di attenersi ai dati di fatto. Questi dati, da come li avevo osservati io, erano che la vittima era giovane, che si rosicchiava le unghie e che aveva i denti un po' sporgenti... cosa che succede spesso se non si provvede a correggere in tempo questa imperfezione con un apparecchio... (e i bambini, nella loro incoscienza, spesso si tolgono l'apparecchio quando gli adulti non sono nei dintorni).»
Pazzesca.
Mi hanno molto divertita anche i paragoni che Miss Marple ha fatto per ogni indiziato con "quel tale" del paese e il comportamento adottato.

Continuerò di certo questa challenge per scoprire le altre sfaccettature che ci ha riservato Agatha Christie, la più famosa giallista al mondo.

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