La ragazza della luna

LA RAGAZZA DELLA LUNA di Lucinda Riley - Editore: Giunti - Pagine 704

Consigliato
a chi vorrebbe viaggiare tra paesi e culture diversi, a chi è appassionato di mitologia, a chi vuole valorizzare il ruolo della donna ma, soprattutto, a chi aspettava da tanto il seguito de "Le sette sorelle"!

“Tieni i piedi sul fresco tappeto della terra, ma innalza la mente fino alle finestre dell’universo”.

Trama: La protagonista è Tiggy, la quinta sorella, la ragazza della luna. Fin da bambina si accorge di essere diversa dalle altre sorelle perché fa succedere delle cose strane che la fanno percepire come “diversa” dalle altre persone. Capirà il perché di questi fatti nella scoperta delle sue origini. Infatti Tiggy discende da una stirpe di gitani, che le hanno tramandato il dono, ovvero delle capacità curative innate e magiche. Nonostante abbia alle spalle studi scientifici, Tiggy riuscirà a credere nell’esistenza vera delle sue potenzialità grazie a Chilly, vecchio gitano e Angelina, la cugina della sua mamma biologica, la bruja (guaritrice) ritrovata a Sacromonte, in Spagna. È qui che il suo passato la conduce. Sacromonte è il noto quartiere gitano che si trova sulle colline che dominano Granada. I gitani vivono in grotte scavate nella roccia, immersi nella povertà ma tuttavia felici grazie alla musica che riecheggia nell’aria, quella su cui nasce il flamenco. Il passato di Tiggy si incarna nella famosa ballerina di flamenco Lucìa Amaya Albaycìn, che da povera gitana è riuscita a farsi notare dai payos (termine col quale i gitani indicano le persone che non fanno parte della loro razza), all’età di 10 anni. La sua bravura e le emozioni che scatena, la condurrà nell’America latina dove otterrà un vasto successo che la farà conoscere anche negli Stati Uniti.

Nella storia fantastica di Tiggy si ritrovano degli aspetti che si verificano nella mitologia greca: si narra che Taygete visse in solitudine e che fu presa di mira dalla cupidigia di Zeus. Per sfuggire alla sua corte spietata, chiese aiuto ad Artemide, la dea della caccia e degli animali, che la trasformò in una cerva. Ma, purtropppo, la metamorfosi non protesse Taygete a lungo perché alla fine Zeus la trovò e la colpì con una freccia.
Allo stesso modo, Tiggy ricerca l’isolamento dal mondo caotico nella tenuta dei Kinnaird dove fa conoscenza di Charlie, l’affascinante proprietario della tenuta; Cal, il guardiacaccia e coinquilino che presto diventerà un buon amico; Zara, la figlia adolescente e un po’ ribelle di Charlie e, infine,  Zed Eszu, il cui cognome è un anagramma di “Zeus” e che si comporta proprio come il dio dell’Olimpo. In questa tenuta dal suolo selvaggio, dove Tiggy vive e lavora a contatto con le specie a rischio di estinzione, compare all’improvviso un cervo bianco che sembra uno spirito mandato sulla Terra per prendersi cura proprio della protagonista. Questo cervo, però, viene successivamente ucciso. In realtà non si capisce se l’obiettivo era proprio lui o Tiggy in persona, così come si narra nella mitologia.

Il tempo del racconto si suddivide nel presente in cui vive Tiggy, anno 2008, e nel passato in cui vive Lucìa, ambientato durante la Guerra civile spagnola, combattuta tra il 1936 e il 1939, con strascichi negli anni seguenti, fino alla fine della Seconda guerra mondiale nel 1945.

Le tematiche affrontate nell’opera sono tante e spaziano dai problemi ambientali, come l’inquinamento degli ecosistemi, l’abbattimento selettivo dei cervi e il veganismo, allo scontro e le diversità tra spiritualità e scienza, fino agli effetti dei conflitti genitoriali e del divorzio sui figli.

Commento personale: Aspettavo l’uscita di questo libro da quando, un anno fa, sono venuta a conoscenza della serie de “Le sette sorelle”, di cui fa parte. Come sempre Lucinda Riley ha saputo tener testa ai precedenti volumi. Ciò che mi piace, è come riesce a dar risalto al ruolo della donna in tutte le epoche e come ogni volta si documenti su culture e ambienti distanti dalla nostra società e da dove viviamo. Ciò che non mi piace è che... devo aspettare un anno prima dell’uscita del sesto libro! La mia pazienza sarà messa a dura prova.



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